La tradizionale chirurgia dell’anca richiede un’incisione di 25-30 centimetri e un periodo di tempo per la guarigione che va da 3 a 4 mesi. Negli ultimi dieci anni sono state tuttavia messe a punto tecniche minimamente invasive che permettono di impiantare con successo le stesse protesi d’anca clinicamente comprovate attraverso un’incisione di dimensioni minori, senza interessare i muscoli e i tendini intorno all’anca.
L’esperienza clinica dimostra che questa procedura permette al chirurgo la visibilità e lo spazio necessari per operare senza recidere i muscoli. Recidendo così una minore porzione di pelle rispetto alla chirurgia tradizionale e interessando in minore misura i muscoli, se non addirittura riuscendo a lasciarli intatti, le tecniche minimamente invasive alleviano il dolore, ripristinano la mobilità e permettono di tornare alla vita normale in tempi rapidi. La MIS consente inoltre di mantenere intatta un’importante struttura dell’anca, la capsula posteriore, la quale fornisce una maggiore stabilità all’articolazione.
I risultati dipendono dalle circostanze del singolo caso. Non tutti i pazienti sono idonei a una protesi d’anca effettuata con chirurgia minimamente invasiva. È opportuno parlare con il chirurgo per stabilire se questa possibilità sia indicata al proprio caso.
I risultati dipenderanno dalle circostanze personali. Proprio come succede per l’anca naturale, è la capacità con la quale i materiali di un’anca artificiale sopportano l’usura dovuta all’uso quotidiano e la rotazione dell’articolazione a determinare la durata della protesi artificiale.
Last Updated: 31 January, 2013© 2013 Zimmer, Inc. (owner of site) version 6.0